Migrare, interagire, conoscere.
Dinamismi culturali ed ispirazioni artistiche conducono alla terza edizione di LUSTRI Cultura in dies. Migrare concretizza l’intento dichiarato nel 2015 e cioè di andare verso altre città, oltre Solofra. Napoli e, più precisamente, il prestigioso Istituto Italiano per gli Studi Filosofici ospita la sezione Filosofia a compimento della trilogia dialogica su Platone: dopo la Repubblica e il Politico, ora le Leggi.
Salerno è la sede della sezione Epica, una prosecuzione del viaggio odissiaco sulla figura dell’Ulisse mentitore, che si trasferisce nell’Accademia, presso l’Aula dei Consigli del Campus di Fisciano, all’interno delle attività didattiche di due insegnamenti di letteratura greca.
A Solofra, invece, si resiste con la sezione Teatro, che conversa su alcuni principi dell’accadimento scenico (la drammaturgia, l’attore e il pubblico) e con la nuova sezione Antropologia – disciplina esatta a mio avviso quanto la matematica – che, in collaborazione con il centro studi AMA di Siena, ricerca sulla condizione dell’uomo-migrante, esplora il DNA etico dell’animale-uomo per svelarci chi siamo sempre stati. Perché l’interagire attraverso i contenuti esposti realizza l’essenza originaria dell’atto quotidiano sotteso a Lustri e racchiuso nel suo nome: conoscere giorno per giorno.